Poly Costruzioni

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Esempi di Capannoni in Acciaio

La soluzione in acciaio è impegnata nel risultare più competitiva rispetto al recente passato, proponendo soluzioni“standard” di rapida realizzazione, economiche e ad alta redditività. Allo stesso modo, risulta importante diffondere le conoscenze di base necessarie ad affrontare con serenità la progettazione sismica di strutture incarpenteria metallica. Tecnici, costruttori, produttori, la ricerca e il mercato in genere, consapevoli di questanecessità, si adopereranno nel mettere a disposizione risorse e accorgimenti legislativi atti alla preservazionedel patrimonio esistente.

MIRANDOLA (MO), 2011. Sede AIMAG S.p.A. Società di servizi ambientali – Strutture portanti in acciaio
progettate secondo le nuove norme sismiche. Intervento: demolizione delle strutture esistenti e costruzione ex novo di impalcati pluriplano all’interno dell’edificio storico, oltre alla costruzione ex novo di magazzino in struttura
in acciaio, anch’esso progettato con le NTC 2008.
Situazione post-sisma: le strutture portanti in carpenteria metallica non hanno subito danni, mentre le murature esterne, mantenute per vincolo imposto dalla Sovrintendenza ai Beni Culturali, hanno subito significative lesioni.

MARANELLO (MO), 2005. Centro Sviluppo Prodotto Ferrari S.p.A. – Volume sovrastante realizzato interamente in carpenteria metallica.
Situazione post-sisma: nessun danno.

MODENA, 2012 – MUSEO ENZO FERRARI. Nuova area espositiva dall’andamento sinuoso, realizzata con struttura portante in travi reticolari spaziali in acciaio.
Situazione post-sisma: nessun danno.

MARANELLO (MO), 2008. Ristorante aziendale Ferrari S.p.A. – Volume ellittico con rivestimenti e strutture portanti in carpenteria metallica.
Situazione post-sisma: nessun danno

BOLZANO, 2012 – SEDE ATZWANGER. Industria di produzione impianti termotecnici; sede produttiva realizzata in carpenteria metallica.

CAVALESE (TN), 2012 – SEDE RIZZOLI. Industria di produzione cucine, sede realizzata in strutture portanti metalliche.

CAVALESE (TN), 2012 – SEDE VAP. Industria di lavorazioni meccaniche, stabilimento realizzato in carpenteria metallica.

Capannoni in Acciaio – Italia

I CAPANNONI IN ITALIA

La tipologia più diffusa di capannoni in Italia, non è in acciaio: i capannoni industrialisono generalmente costituiti da colonne portanti, travi, coperture e pannelli di chiusura prefabbricati in c.a.Questi non presentano dei collegamenti adatti alle azioni orizzontali: le giunzioni tra pilastri e travi non sono ingrado di garantire un vincolo trave-colonna capace di resistere alle azioni sismiche. Questo è ciò che èaccaduto nelle zone colpite del recente terremoto dove, ancora per mancanza dei vincoli adatti, alcune pareti epannelli di copertura sono crollati perché svincolati dalla struttura portante, il cui peso si è scaricato sullecolonne deformandole o facendole collassare. Oggigiorno, le strutture prefabbricate in calcestruzzo hannosicuramente migliorato le prestazioni nei confronti dell’azione sismica introducendo connessioni e collegamentiatti ad assorbire le azioni trasmesse dal sisma. Le stesse Norme Tecniche hanno subito un’evoluzioneintroducendo regole apposite, anche se molto c’è ancora da fare sia sul piano tecnico, sia su quello normativo,soprattutto nell’interazione fra elementi strutturali ed elementi non strutturali. Riguardo a quest’ultimi, ciauguriamo che nel futuro ci sia un’identificazione a livello normativo. Molte strutture “secondarie” sono crollate,perché non considerate nel nostro ordinamento come “elementi strutturali”, ovvero senza obbligo diprogettazione e verifica, indipendentemente dal materiale utilizzato per costruirle e nonostante avessero, a tuttigli effetti, una funzione strutturale. Per quanto riguarda gli edifici esistenti, l’acciaio risulta essere idoneo ancheper gli interventi di ristrutturazione e di adeguamento sismico degli edifici in muratura o cemento armatolesionati. L’impiego di elementi in acciaio permette di rispettare, in grande misura, la ricchezza architettonicapropria del patrimonio edilizio dei centri storici, senza stravolgere l’identità culturale degli edifici. Le immaginirelative a chiese e fabbricati storici trasmesse dai media hanno mostrato che le campate soggette arafforzamento con tiranti in acciaio hanno retto alle scosse sismiche con maggiore efficacia di quelle nonsottoposte ad adeguamento. Ci dispiace che sia stato l’attuale terremoto a metterci ancora una volta di frontealle “dimenticanze” del passato.

RAPIDA REALIZZAZIONE ED ALTA REDDITIVITÀ

Siamo consapevoli che nelle proprie scelte le Committenzesi orientano verso soluzioni economicamente convenienti che presentino efficienza e sicurezza. In tal senso, lasoluzione in acciaio è impegnata nel risultare più competitiva rispetto al recente passato, proponendo soluzioni“standard” di rapida realizzazione, economiche e ad alta redditività. Allo stesso modo, risulta importantediffondere le conoscenze di base necessarie ad affrontare con serenità la progettazione sismica di strutture incarpenteria metallica. Tecnici, costruttori, produttori, la ricerca e il mercato in genere, consapevoli di questanecessità, si adopereranno nel mettere a disposizione risorse e accorgimenti legislativi atti alla preservazionedel patrimonio esistente.

REALIZZAZIONI DI CAPANNONI INDUSTRIALI

EVOLUZIONE DELLA NORMATIVA ANTI SISIMICA

In Italia le prime Norme che hanno trattato la materia sismicasono la Legge di novembre del 1971 e quella di febbraio del1974. Dopo qualche anno dal terremoto in Friuli (1976), ilDecreto MLP del 14 luglio 1984 ha introdotto unaclassificazione, piuttosto generica, del territorio nazionale inaree a basso e ad alto rischio sismico.

EVOLUZIONE DELLA NORMATIVA ANTI SISIMICA . E’ conrammarico che si nota come proprio lo svolgersi degli eventisismici diede la spinta verso cambiamenti più rigorosi dellanormativa. La prima proposta di riclassificazione sismica inItalia arrivò nel 1998. Proposta che non ebbe riscontro alivello normativo se non con il verificarsi di un altro eventosismico, il terremoto di San Giuliano di Puglia (Molise)nell’ottobre del 2002. Questo portò a un cambiamentonormativo radicale, tanto che, a meno di un annodell’accaduto, nel marzo 2003, venne pubblicata l’ordinanzaPCM 3274, che introdusse una nuova mappatura delle zonesismiche ed i primi elementi in materia di criteri generali perla classificazione del territorio nazionale e di normativetecniche (G.U. n.105 del 08/05/2003). L’ordinanza purtroppovenne istituita con carattere di derogabilità, dando liberascelta nel rispettare quella precedente, tranne in alcuneeccezioni. Certe zone, anche se classificate come sismiche,vennero comunque considerate come se non lo fossero. Nelfrattempo la normativa si evolse, assimilando il PCM 3274 eintroducendo criteri progettuali in linea con gli Eurocodici.Dopo una falsa partenza delle Norme Tecniche nel 2005,entrarono in vigore nel 2008 le Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC), le quali sembravano destinate acontinui rinvii. E’ stato il terremoto di L’Aquila, nel 2009, a determinare che dal luglio 2009, le NTC 2008 fosserodefinitivamente la normativa da rispettare, sostituendo così tutte le classificazioni obsolete in materia sismica.

L’Italia non ha mancanze a livello normativo, ciò che si rende indispensabile èvalutare come realizzare un’ idonea salvaguardia dell’esistente. Il recente sciame sismico che ha colpito l’Emilia-Romagna ha sollevato un problema da qualche tempo evidenziato da esperti di settore: la fragilità delpatrimonio costruito in Italia. Tale fragilità non contraddistingue soltanto il patrimonio storico e monumentalema anche e soprattutto edifici di realizzazione recente, nella fattispecie, gli edifici di carattere industriale. Sicalcola infatti che nel solo comune di Mirandola (MO) l’80% dei capannoni industriali sia distrutto e/o inagibile,cifra sproporzionata rispetto alle dimensioni di un sisma che è stato sì di forte entità, ma non paragonabile adeventi tellurici accaduti in Giappone e negli USA. Riteniamo quindi fondamentale che l’analisi critica di quantoaccaduto e le scelte per la sicurezza dei futuri interventi in edilizia in Italia passino attraverso un confronto conl’esperienza di Paesi che hanno saputo affrontare e vincere la sfida ai terremoti. In tali paesi le costruzioni ingenere e quelle antisismiche in particolare, sono realizzate prevalentemente con struttura in acciaio.

A Città di Castello il primo edificio con intonaco strutturale antisismico

Poly House ha introdotto un sistema di tamponatura che aumenta il livello di sicurezza delle abitazioni in caso di eventi sismici. La tamponatura dell’esterno è stata realizzata con uno speciale intonaco strutturale antisismico, con una parete più leggera e senza i classici giunti tipici dei pannelli prefabbricati. Questo garantisce ulteriormente una migliore antisismicità dell’abitazione in la mantiene compatta e non permette alle giunture di allentarsi.

Qui sotto ci sono alcune foto di questa realizzazione:

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